a cura di Paola Ballesi
Politeama di Tolentino
sabato 2 aprile h. 17,30
Carta piegata, incisa, tagliata, segnata, disegnata, colorata, graffiata, piagata, illuminata, oscurata, ombrata. “E’ con essa che l’artista gioca una partita lunga una vita perché c’è in palio il trofeo dell’immaginazione creativa che sfonda il muro della consuetudine e dell’acquietamento nell’abitudine per liberare il propellente energetico fatto di segni e significati, sogni e costrutti, le impalcature culturali che muovono il mondo. La carta è infatti nel DNA dell’artista […] fin dagli esordi, nella seconda metà degli anni ’60, Paolo Gubinelli imposta la sua ricerca facendola virare dal più tradizionale supporto della tela al materiale cartaceo che sente congeniale e adatto per approfondire indagini sulle incidenze della luce nelle sue infinite varianti e sull’articolazione dello spazio nelle sue molteplici relazioni strutturali” (Paola Ballesi).